Quell’orologio che batte l’ora da centoquaranta anni
Fu allestito nel 1877 dalla Fabbrica Nazionale di Orologeria Granaglia & C. di Torino
CANEPINA – Sono esattamente 140 anni che l’orologio della torre campanaria segnala ai canepinesi il trascorrere del tempo. E lo fa ogni ora, ogni mezz’ora e ogni quarto d’ora. L’orologio fu infatti allestito nel 1877 da una ditta specializzata di Torino. L’Accademia Arte e Storia Canepina ha rintracciato nell’Archivio di Stato di Viterbo una lettera inviata dalla Regia Fabbrica Nazionale di Orologeria e meccanismi di precisione P. Granaglia & C. al Comune di Canepina, datata 4 dicembre 1877, con la quale chiede al sindaco di del paese alcuni ragguagli tecnici per procedere alla progettazione e all’allestimento dell’orologio.
Il signor Granaglia, subito dopo, chiede al sindaco di Canepina di fornirgli alcuni dati tecnici per procedere alla progettazione, la realizzazione e l’allestimento dell’orologio. “Preghiamo adunque la S.V. Ill.ma – prosegue la lettera – di darci i dati seguenti: 1° – peso approssimativo delle campane su cui deve battere; 2° – diametro e numero dei quadranti o mostre sui quali deve segnare le ore, indicare se i quadranti saranno dipinti a fresco su muro o lamina di ferro battuto o verniciato, o se dovranno essere in cristallo trasparente per illuminarli di nottetempo; 3° – come deve suonare, cioè l’ora semplice ripetendola dopo alcuni minuti, ed un colpo sulla (…) ora, l’ora e e i quarti, l’ora e tutti i quarti; 4° – la durata della carica; 5° – infine se possibile un piccolo schizzo dimostrativo della località ove deve posarsi la macchina, con indicazioni della distanza di quella ai quadranti ed alle campane. Noi appena avuti tali dati ci affretteremo a consegnarle un dettagliato progetto assicurandola che sarà nostro massimo impegno di facilitare in tutti i modi e di servirla bene.
Infine i tradizionali convenevoli: “Nella speranza di essere favoriti di riscontro e sempre pronti agli amabili di Lei commenti, abbiamo il pregio di dichiararci colla massima considerazione della S.V. Ill.ma”.
Il sindaco di Canepina, del quale non è stato possibile individuare il nome, una volta ricevuta la lettera annotò sul retro: “Si provveda”. Evidentemente dispose che fossero fornite alla ditta torinese i dati richiesti. Dopo qualche mese l’orologio fu piazzato laddove è tuttora. Funzionante.
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